giovedì 2 settembre 2010

PEDOCIN ARTICOLI

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Ecco le pagine che mi sono state gentilmente prestate dalla signora  Giraldi Claudia storica cliente del bagno Lanterna - Pedocin
dello speciale bagni pubblicato dal Piccolo di Trieste.
http://www.flickr.com/photos/lalberodellamusica/sets/72157625107266400/show/

Venerdi 07 giugno 1995
speciale bagni .
Il piccolo, Trieste





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 http://www.balnea.net/museum/bibliote/lavia.html
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 http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2010/09/24/NZ_21_APRE.html


Pedocìn senza muro per cento nonnetti

di FRANCESCO CARDELLA In fila sereni, seduti sotto gli ombrelloni, qualcuno sulla carrozzella, altri sostenuti da stampelle o bastoni. Tutti comunque a guardare il mare, ieri bellissimo e alleato del sole, ultimi doni di una estate che vuole dare il meglio di sè nei titoli di coda. E' una cartolina di "Argento Vivo", l'iniziativa a cura della Provincia di Trieste e della Fondazione CRTrieste, progetto coordinato sul campo dalla cooperativa Amico e indirizzato al sostegno sociale degli anziani ospiti nelle varie case di riposo cittadine. La proposta di ieri sembra fosse stata tra le più attese della seconda edizione, tappa legata ad una visita alla " Lanterna", lo stabilimento divenuto teatro di un pomeriggio sognato da tempo, dai colori quasi del tutto dimenticati per molti di loro. Di oltre un centinaio il drappello di anziani, per la maggioranza donne, che ieri hanno invaso il "Pedocìn",annullato il muro e preso pieno possesso del versante degli uomini in collaborazione con un ventina di volontari e tecnici. Giacche e pullover al posto dei sandali e costumi. Vinti forse da caldo, non dalla noia, ma la nostalgia, quella sì, sbuca ogni tanto e lascia il segno scottando più del sole. Lo racconta Ivandra Ranieri, splendida nonna di 86 anni, intenta ieri a respirare da vicino il mare evocando i passi della gioventù: «Nulla di più bello del mare, anche solo a guardarlo - ha ripetuto più volte nonna Ivandra - penso quando da piccola andavo con i genitori al Savoia ( l'attuale Ausonia) e dove ho imparato a nuotare. Trieste è stupenda anche per questo - ha aggiunto - anche se, devo ammetterlo, il panorama del Gargano è uno di quelli che non riesci più a dimenticare». Fissando il mare della "Lanterna" Ivandra Ranieri ieri non dimenticava nemmeno le sue passioni sportive, altro amore della sua vita, dal pattinaggio artistico - specialità con cui pare abbia anche vinto due titoli italiani nelle file dell'Edera - sino ai motori, in veste di centaura convinta sin dalla metà degli anni '50. Ora deve fare i conti con l'assetto della sua carrozzella ma non è questo a preoccuparla: «Non posso più fare molto - ha affermato decisa - ma allo sport non rinuncio, almeno in televisione. Guardo di tutto, non solo il calcio. Lo faccio volentieri, considerando che non posso nemmeno bere o mangiare come una volta». Uno strappo alimentare invece lo avranno fatto gli altri protagonisti di ieri della incursione alla "Lanterna", tentati da bibite frizzanti e patatine salate, quanto diabolicamente offriva il rinfresco di ieri, forse la trasgressione invocata dagli ottantenni dopo anni di castigato menù utile per correggere pressione o colesterolo. "Argento Vivo" continua sino a febbraio (argentovivo.amico@gmail.com) sempre con il supporto di associazioni di volontariato, alcune società sportive e mezzi dell'Azienda per i Servizi Sanitari. La prossima tappa del calendario 2010, programmata agli inizi dell'autunno, prevede altre iniziative a cura delle associazioni slovene dell'URES e del Krut, organizzate tra il Carso, Muggia e Trieste. Alla " Lanter na" si dovrebbe tornare il prossimo anno. Tappa imprescindibile oramai, anche perché nonna Ivandra quel mare vuol vederlo ancora. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2010/09/23/NZ_21_CINQ.html

23 settembre 1960di R. Gruden lSi comunica che il 25 corr. i bagni pubblici di spiaggia della Lanterna e di Barcola verranno chiusi. A partire dal giorno successivo, vi si potrà accedere solo con il permesso della Ripartizione XII Lavori Pubblici.
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http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2010/09/16/NZ_09_BASS.html
il Piccolo — 16 settembre 2010   pagina 09   sezione: ATTUALITÀ

A breve (due anni) saranno riattivate (sono già in corso di ristrutturazione uffici e strutture) le aree accanto all’ex Gaslini, sarà liberata la zona dell’ex Lanterna (dove si dovrebbe insediare Porto Lido). ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------

http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2010/09/10/NZ_22_RING.html

RINGRAZIAMENTI


Ho assistito, nonostante il gelo di lunedì sera, alla finale del concorso «Miss e Lady Pedocin», portata da amici di cui ero ospite (sono di Padova), divertendomi al punto da non sentire il freddo e voglio ringraziare personalmente chi ha organizzato questa (e le precedenti) serate. Bellissimo lo stabilimento balneare, che mi hanno detto unico per la famosa divisione uomini-donne e che non avevo ancora visitato, dove ho assistito a una festa a entrata gratuita altrettanto unica: ascoltare il grande tenore Max René Cosotti interpretare «O sole mio», vedere le «aspiranti» sfilare con costumi degli anni ’30 accompagnate da «boys» che hanno improvvisato un inaspettato spogliarello (costumi messi a disposizione dalla nota collezionista Maria Lieta Verchi e spero di poter visitare il suo atelier quando tornerò a Trieste), assistere alla brillante conduzione di un cabarettista che molte città vi invidiano, Andro Merkù, e al frenetico lavoro della giuria guidata dal conduttore televisivo Umberto Bosazzi assieme a Liliana Ulessi, Maria Lieta Verchi, Graziella Semacchi e lo stesso Cosotti, mi hanno fatto chiudere le ferie veramente alla grande. Tanto che ho sentito l’urgenza di informarmi sulle persone che hanno collaborato alla splendida manifestazione per ringraziarle in questo modo. E la prossima estate diventerà anch’io un’assidua frequentatrice del «mitico Pedocin». Maria Laura Treves Padova
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molto bello questo link con una splendida foto:
http://ontanoverde.splinder.com/post/20592827/la-lanterna-
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http://www.trieste.ws/It/175/Visitare-Trieste/Il-bagno-Lanterna.html
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http://static.repubblica.it/ilpiccolo/bagni.pdf
http://www.tergeste.org/al-mare-a-trieste.html

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In separazione… di mare

Sognate tanto un po’ di libertà da vostra moglie o da vostro marito, ma sta male fare vacanze separate?Bagno alla Lanterna Potrete avere un piccolo sollievo dalla vita coniugale andando a Trieste al bagno “Alla Lanterna” (conosciuto anche come “Pedocin”). Perchè qui c’è un vero e proprio muro a dividere i due sessi. Si entra al costo di 1 euro e poi donne e bambini sotto i 12 anni da una parte, uomini dall’altra. Si tratta di un fazzoletto di terra, vicino appunto all’omonimo faro, diviso in due parti da un muro di tre metri che andando verso il mare diminuisce d’altezza. Delle boe separano anche l’acqua in due zone distinte, ma qui ovviamente i bagnati delle due “fazioni” si possono tranquillamente incontrare. Quindi ognuno dalla sua parte fa quel che a voglia di fare, senza litigi per divergenze sulla concezione della vacanza marittima.
Beh come cosa è sicuramente curiosa e se fosse stata un’idea innovativa per lasciar respirare la coppia, si potrebbe anche giudicarla interessante. Peccato che questa divisione nasce nel 1900 , quando ancora la città era sotto l’Austria, e i triestini ci tengono così tanto da aver salvato il muro anche da un referendum. In realtà è stato abbattuto una volta, ma solo per spostarlo un po’ più dalla parte degli uomini e aumentare lo spazio destinato alle donne che, oltre ad essere più presenti in numero, tengono con sé i bambini. Personalmente se dietro c’è  la nostalgia per i “bei tempi” sotto l’Austria, penso sia meglio buttar giù tutto. Che poi l’immagine del muro è sempre negativa. Se invece si tratta più di un punto di orgoglio perchè non esistono altri di bagni così, lasciamolo stare.
Dicono che i vantaggi della divisione siano per entrambe le parti. Gli uomini non devono sopportare il continuo spettegolio del sesso femminile impegnato nella diffusione del gossip estivo che non solo è rigoroso conoscere, ma che deve assolutamente essere commentato nei minimi particolari. Dall’altra parte del muro le donne, non più alla portata degli sguardi indiscreti dei maschietti, si sentirebbero più libere e meno intente a coprire i propri difetti fisici.  Dicono così, ma la verità è che il giudizio più pesante sulla cellulite altrui è proprio quello dato da un’altra donna. E poi i figli so’ piezz e’ core anche per le mamme triestine, ma un po’ di pace anche da loro non credo dispiacerebbe a molte!

http://neysi85.wordpress.com/2011/07/22/in-separazione-di-mare/#comment-21
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